Cambiare abitudini alimentari costruite nel tempo, non è facile !! Nutrirsi non è soltanto una necessità del corpo, ma è condizionato da diversi fattori : economici, sociali, ambientali, psicologici ed anche affettivi. La cultura alimentare di un popolo è legata all’ambiente geografico, al clima, alle tradizioni e alle condizioni sociali ed economiche.
In Italia è molto varia: è possibile abbinare un’ampia varietà di sapori, adatti a tutte le esigenze.
Seguire un’alimentazione corretta significa trarre i massimi vantaggi in salute ed efficienza fisica dal cibo. Il modello alimentare italiano di oggi conserva solo pochi aspetti della vera Dieta Mediterranea, caratterizzata da un’alimentazione composta da cibi poveri e naturali.
La Dieta Mediterranea vera non è solo abbondanza di pane e pasta.
Innanzitutto il pane è integrale e la pasta non solo di grano duro ma anche di cereali vari.
Ampio lo spazio dei legumi (ceci, lenticchie, fagioli), come minestra, o passato o contorno.
La carne è poca. Il pesce preferibilmente azzurro (alici, acciughe), almeno 1 o 2 volte la settimana. Pochi i grassi, con utilizzo principale di olio extravergine di oliva.
Molta verdura e frutta fresca ed inoltre frutta a guscio (noci, mandorle, nocciole, etc).
Ma allora cosa dobbiamo mangiare?
Più : cereali integrali, legumi, verdura cruda o cotta, frutta, pesce.
Meno : zuccheri e cereali raffinati, meno carni, latticini e grassi animali (es. burro, dolci)
Meno : sale e meno alimenti conservati sotto sale (soprattutto salumi, insaccati, formaggi, cibi in scatola), in particolare in pazienti che hanno o hanno già avuto Scompenso cardiaco o hanno Ipertensione arteriosa, che devono evitare di usare il sale in tavola ed usarne poco quando si cucina.
Consumare vino o birra in quantità modesta (al massimo 2 bicchieri al giorno), ed evitare superalcoolici (grappa, vodka, etc.). Nei pazienti con Cardiomiopatia vino, birra ed alcoolici devono essere evitati, perché riducono la forza di contrazione delle cellule cardiache e favoriscono la Fibrillazione atriale.
Assumere una adeguata quantità di liquidi (almeno 1,5 -2 litri al giorno), non solo bevendo acqua, ma anche spremute, tè, tisane, e soprattutto mangiando spesso minestre.
Un’alimentazione corretta deve quindi essere equilibrata. I pasti devono essere equamente suddivisi nel corso della giornata, a partire dalla colazione che è fondamentale.
Oltre ai consigli già dati, è dimostrato che l’obesità si associa ad un peggioramento del decorso clinico delle Cardiomiopatie ed in particolare favorisce lo sviluppo dell’ipertrofia nella Cardiomiopatia Ipertrofica (CMI).
Inoltre i pazienti con CMI, che presentano ostruzione scatenata dallo sforzo (CMI ostruttiva latente), devono evitare di fare sforzi dopo il pasto per almeno un’ora, soprattutto se il pasto è abbondante, per evitare la comparsa dell’ostruzione.
Nei pazienti che usano farmaci anticoagulanti antagonisti della Vit. K, (es. Coumadin, Sintrom) è opportuno mantenere una dieta costante, soprattutto nel consumo di verdure, ricche di Vit.K
Piramide Alimentare – Credits: Fondazione Umberto Veronesi