Circa 10 anni fa praticavo regolarmente sport (triathlon) e tutte le visite medico sportive che fino ad allora avevo eseguito, mi avevano sempre dato riscontri positivi, con rilascio del certificato di idoneità per l’attività agonistica; addirittura durante un elettrocardiogramma sotto sforzo, ricevetti i complimenti per la mia capacità di recupero.

In occasione di un evento stressante mi recai in ospedale con un attacco di panico. Non conoscendo gli effetti degli attacchi di panico mi spaventai e pensai di avere gravi problemi di salute. Durante la visita in pronto soccorso il medico che mi visitò decise di approfondire la mia situazione clinica e mi ricoverò per svolgere ulteriori accertamenti.

Il giorno seguente a seguito di un ecocardiogramma sotto sforzo mi fu proibita l’attività agonistica, ritenuta troppo pericolosa per il mio stato di salute e mi fu diagnosticata un’ipertrofia ventricolare sinistra. Ricordo quel momento ancora oggi: i medici non mi parlavano, si guardavano fra di loro con visi preoccupati, si concentravano sullo spessore del mio muscolo cardiaco e parlavano di una situazione preoccupante.

L’evento fu molto traumatizzante e iniziai a soffrire di attacchi di panico che diventarono molto più invalidanti del problema riscontrato al cuore.

Parlai della mia situazione con un mio amico medico di Milano che mi consigliò di non sottovalutare la cosa e di rivolgermi ad uno specialista. Dopo aver avuto due episodi di Fibrillazione atriale risolti con cardioversione elettrica conobbi il Prof Cecchi che mi rassicurò descrivendomi la malattia, e visto che la fibrillazione atriale era avvenuta in concomitanza di un attacco di panico, mi consigliò di intraprendere un percorso psicologico affidandomi alla dott.ssa Guendalina Rossi.

Decisi in seguito di lasciare il lavoro, che mi aveva messo sotto forte stress, e di cambiare vita, dedicando più tempo a me stesso ed ai miei bisogni personali.

Vista la mia passione per la fotografia, intrapresi la carriera di fotografo, con un certo successo. In pochissimo tempo una delle mie foto fu pubblicata nella prima pagina del Corriere della Sera e piano piano riuscii con tanta dedizione ed entusiasmo, ad aprire una mia agenzia: la Marco Agabitini Studio.

Oggi la mia vita è cambiata e posso dire di essere felice, ho una compagna meravigliosa e sono papà di uno straordinario bimbo di 1 anno. Grazie al percorso psicologico intrapreso, non ho più avuto attacchi di panico e altri episodi di fibrillazione atriale in questi anni. Su consiglio del cardiologo, ho fatto a meno finora di farmaci aritmici e di ablazione della fibrillazione, visto anche che le dimensioni dei miei atri sono normali.

Aver conosciuto la mia patologia, una forma di Cardiomiopatia ipertrofica senza ostruzione, è stata la vera spinta a lasciare un lavoro sicuro ma fortemente stressante, per scegliere un percorso ed  una vita molto più appagante ed interessante: “gli ostacoli sono ogni giorno delle opportunità per vivere appieno ogni momento”.

La mia esperienza mi ha insegnato che è importantissimo recarsi presso centri specializzati ed affidarsi a specialisti esperti: gli effetti di una diagnosi o di una terapia errata possono  avere  conseguenze psicofisiche invalidanti.