Una nuova scheda informativa per i soci di AICARM. Emil Tsenov, imprenditore autore del romanzo “The Green Tunnel”, nel quale racconta la storia di un donna affetta da cardiomiopatia ipertrofica,  affronta una delle scelte più delicate di fronte alle quali si possono trovare i pazienti, cioè quella di impiantare un defibrillatore.

Questa è una breve sintesi del testo dell’articolo che si può consultare nel sito di AICARM al seguente indirizzo: Impiantare un defibrillatore o no?

7 suggerimenti per decidere se impiantare un Defibrillatore

7 suggerimenti per decidere se impiantare un Defibrillatore

Per un paziente affetto da una patologia cardiaca genetica la decisione di impiantare un defibrillatore non è semplice. I pro e i contro sono tanti, tante le informazioni da prendere in considerazione e, sebbene i consigli del proprio medico siano fondamentali, la scelta finale non può che essere del paziente. Fare un impianto di ICD o meno, è importante e ha delle conseguenze, si tratta della propria vita e del modo in cui la si vuole vivere.

I medici possono consigliare l’impianto di un defibrillatore (ICD) per evitare aritmie che causino un arresto cardiaco (AC), ma ci sono alcuni suggerimenti da seguire per poter prendere una decisione informata..

Per prima cosa, per capire meglio la situazione, è fondamentale raccogliere tutte le informazioni su siti specializzati come quello di Aicarm, consultare articoli scientifici e opuscoli che si possono ricevere dal medico e da gruppi di supporto. E’ poi necessario saper valutare il livello di urgenza e comprendere il rischio in base all’età, alla situazione familiare, all’ambiente e al proprio modo di essere.

https://www.aicarm.it/wp-content/uploads/2024/01/Scheda Tematica-Impiantare un-defibrillatore o no

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L’impianto può avere conseguenze positive e negative. Se da una parte l’ICD è una protezione costante contro il rischio di arresto cardiaco, dall’altra possono esserci problemi sul corretto funzionamento oppure ripercussioni sul proprio stile di vita: viaggi, lavoro o la patente che va rinnovata ogni anno.

Tra le opzioni c’è anche quella di aspettare e non affrettarsi in modo da prendere una decisione più consapevole, in attesa di nuovi dispositivi, magari più performanti, più piccoli e più durevoli.

Sicuramente il percorso che porta alla scelta va condiviso, l’opinione del medico, specialmente se di fiducia, è importante ma alla fine è solo il paziente che può prendere questa decisione. 

Una scelta che va fatta con molta attenzione, sicuri di aver avuto risposte ai nostri dubbi e interrogativi.

 

Emil TsenovEmil Tsenov (55) vive e lavora a Vienna, Austria, ed è un cittadino austriaco di origine bulgara. Ha conseguito una laurea in amministrazione aziendale (Università americana in Bulgaria), un master in lingua e letteratura inglese (Università di Sofia) e un MBA presso l’INSEAD. Emil ha lavorato in diverse posizioni di leadership nel marketing e nell’IT presso importanti aziende come Philips, Zurich Insurance e OMV, nonché in start-up. Attualmente dirige la società di consulenza di marketing Optimus Consulting che si occupa di diversi problemi di marketing strategico e operativo e insegna in diverse università.

Nel 1989 a Emil fu diagnosticata una cardiomiopatia ipertrofica non ostruttiva (CMI), una malattia che uccise suo padre all’età di 54 anni. Da allora Emil è stato attivamente coinvolto in diverse iniziative a favore dei pazienti. Conosce bene il panorama delle organizzazioni europee dei pazienti affetti da CMI, nonché le normative specifiche del paese e dell’UE. Ha anche scritto il romanzo “The Green Tunnel” (2022) che ha come argomento principale la CMI.