E adesso cosa posso fare?”: quando il farmaco scompare dal mercato
“E adesso cosa posso fare?” Questa è la domanda che non vorresti mai farti, ma può succedere quando il tuo farmacista ti comunica che il farmaco che usi da tanto tempo non è più reperibile. Dopo le prime sensazioni di smarrimento, di abbandono e di preoccupazione per le conseguenze di una mancata assunzione, si pensa alle possibili azioni da intraprendere. Può infatti accadere, e purtroppo accade, che un farmaco sia temporaneamente indisponibile sul territorio italiano.
Di Paolo Palma
AIFA, l’Azienda Italiana del Farmaco, aggiorna e pubblica costantemente sul suo portale istituzionale una Lista dei farmaci temporaneamente carenti. Una delle attività svolte da AIFA consiste nel monitorare la temporanea irreperibilità di farmaci necessari alla cura di determinate patologie come ad esempio la Cardiomiopatia Ipertrofica. Raccoglie anche eventuali segnalazioni di pazienti e, seguendo una precisa procedura, verifica l’effettiva mancanza del farmaco, e può procedere a adottare una serie di provvedimenti tra i quali autorizzare le Strutture Sanitarie che ne facciano richiesta all’importazione del farmaco. Purtroppo, questa procedura coinvolge diversi soggetti della Sanità e potrebbe non rispondere alle esigenze di fornitura del paziente che usa il farmaco scomparso dal mercato. Quando il paziente scopre che il farmaco non è più disponibile è troppo tardi proprio perché si reca in farmacia quando è vicino all’esaurimento della propria scorta.
Questa situazione è stata sperimentata recentemente per i pazienti con Cardiomiopatia per quanto riguarda i farmaci con il principio attivo Disopiramide e Nadololo. Per quanto riguarda il Nadololo la situazione a fine settembre sembrerebbe risolta, il farmaco è tornato nelle farmacie ed è finalmente disponibile salvo rare eccezioni che andranno a rapida soluzione. Invece, per quanto riguarda la Disopiramide, la carenza non si è ancora risolta e si legge sul portale di AIFA che questa situazione continuerà fino al 18 novembre salvo modifiche. La Disopiramide (Ritmodan ©) è un farmaco, inizialmente usato come antiaritmico, che può essere utile nel controllo dell’ostruzione nella Cardiomiopatia Ipertrofica, spesso in associazione con Beta-bloccanti. Può migliorare i sintomi, almeno temporaneamente, allontanando nel tempo la necessità di un eventuale intervento chirurgico come la miectomia. La sua efficacia è maggiore nei soggetti anziani.
AICARM ONLUS si è adoperata per sensibilizzare un rapido intervento di AIFA e, infatti, pochi giorni dopo le farmacie delle Strutture Sanitarie sono state autorizzate all’importazione del farmaco dall’estero. Tuttavia, non tutte le Strutture Sanitarie si sono prontamente adoperate e quindi la Disopiramide potrebbe essere ancora indisponibile in alcune aree del paese. Consapevole di questa situazione di estremo disagio e preoccupazione per chi assume la Disopiramide e non riesce a trovare il farmaco, AICARM ONLUS si è adoperata per individuare un canale diretto di importazione facilmente utilizzabile dal paziente. Questa soluzione provvisoria ha risolto il problema a molti pazienti che ci hanno ringraziato e di questo siamo molto felici ed orgogliosi.
Tornando alla domanda iniziale del nostro/a paziente “E adesso cosa posso fare?” è evidente che non tutti hanno conoscenza delle procedure di AIFA e, più in generale, del complesso sistema sanitario nazionale. Questa domanda potrebbe rimanere a lungo senza risposta con conseguenze potenzialmente anche molto gravi come nel caso di chi ha trovato enorme giovamento nell’assunzione della Disopiramide e non riesce più ad approvvigionarsi. AICARM ONLUS nasce per aiutare i pazienti con Cardiomiopatia, come ad esempio farsi interprete e portavoce presso AIFA per la carenza di un farmaco salvavita, e dare voce a queste persone nel senso che l’unione fa la forza. C’è proprio bisogno di unire le forze perché sappiamo che in Italia i centri di eccellenza per la cura e terapia sono ancora troppo pochi, perché non è considerata una malattia invalidante, perché spesso la burocrazia è un ostacolo troppo alto, perché la ricerca in questo settore ha bisogno di essere aiutata. E l’elenco dei perché potrebbe continuare a lungo. AICARM ONLUS sta lavorando intensamente per abbreviare questo elenco e, magari un giorno, cancellarlo del tutto.