AICARM non molla la presa sulla vicenda del rilascio e del rinnovo della patente di guida ai portatori di pacemaker e di defibrillatori. I contorni della vicenda sono noti: chi ha un impianto di questo tipo lo deve dichiarare agli uffici della motorizzazione e alla propria assicurazione per evitare conseguenze in caso di incidente. Da quel momento comincia un proprio e vero viaggio nel labirinto della burocrazia e dell’inefficienza, purtroppo così diffuse in Italia. Viaggio che si reitera nel tempo in base alla durata del rinnovo, durata concessa secondo le linee guida utilizzate dalla locale Commissione Medica patenti. E proprio sulle linee guida adottate dalle commissioni mediche si sta concentrando l’attenzione di AICARM. Infatti, appare che non vi sia una sola “Linea guida”, ma più di una e che nessuna di queste sia presente nel Pubblico Registro delle Linee Guida istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità ovvero il “SNLG – Sistema Nazionale Linee Guida”.
A tale proposito, e per conoscere se il SNLG contenga una linea guida che possa essere applicata ai pazienti con cardiomiopatia portatori di pacemaker o defibrillatori, AICARM ha scritto ufficialmente al Professor Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Ci è stato risposto che “nel Sistema Nazionale delle Linee Guida non sono presenti Linee Guida che riguardano il rilascio o il rinnovo della patente di guida in soggetti portatori di un defibrillatore ICD”.
Questa risposta conferma che, oltre alla frammentazione regionale della nostra sanità, abbiamo in questo caso anche una frammentazione di linee guida. Paradossalmente ogni Commissione medica potrebbe adottarne una diversa alimentando di fatto quel caos normativo del quale ci stiamo occupando. Per dirla in modo brutale: “Tante linee guida, nessuna linea guida”. Alla luce di queste risultanze, e nell’interesse dei pazienti con Cardiomiopatia che AICARM Onlus intende rappresentare, stiamo valutando ulteriori azioni per tutelare l’imparzialità e uguaglianza di trattamento di cui hanno diritto anche i pazienti con defibrillatore o pacemaker impiantato.
Nel frattempo, e per sdrammatizzare ciò che accade, riportiamo parti di una lettera di un simpatico amico di AICARM che ci racconta una ben poco “Divina Commedia” del cardiopatico in cerca di rinnovo della patente. Buona lettura!
“Il primo girone dantesco consiste nel prendere l’appuntamento con la Commissione Patenti Speciali della Unità Sanitaria Locale nella quale si risiede: le liste di attesa durano moltissimi mesi e se nel frattempo la patente scade devi pagare una ” taglia” per ottenere la proroga.
Il secondo girone dantesco è la pletora infinita di tasse, imposte e certificati medici da preparare prima della visita: portano via tempo, pazienza e denaro.
Poi si passa al terzo girone, la visita, che spesso si svolge con modalità da film di Fantozzi.
Per arrivare infine al centro dell’Inferno, ove viene pronunciata la “sentenza”: un anno, un anno e mezzo, sei mesi di rinnovo della patente… proprio come Minosse con le anime peccatrici (Inferno, Canto V):
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Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia:
essamina le colpe ne l’intrata;
giudica e manda secondo ch’avvinghia.
Dico che quando l’anima mal nata
li vien dinanzi, tutta si confessa;
e quel conoscitor de le peccata
vede qual loco d’inferno è da essa;
cignesi con la coda tante volte
quantunque gradi vuol che giù sia messa.